L’H2H marketing: l’evoluzione del B2B e B2C

Che tu debba fare un acquisto personale o un ordine per la tua azienda, il processo è il medesimo, ci hai mai fatto caso? In entrambi i casi l’acquisto si sviluppa così:

  • Fai una ricerca online, probabilmente attraverso Google
  • Cerchi dei riferimenti sui social, in particolar modo all’interno della tua cerchia di contatti
  • Se hai tempo richiedi direttamente qualche feedback
  • Cerchi il luogo dove ti costa meno, sia fisico sia virtuale
  • Procedi all’acquisto

Al giorno d’oggi, quindi, è ancora corretto parlare di logiche B2B o B2C? La risposta corretta è no!

La tecnologia di oggi ci permette di abbattere questa distinzione e ci permette di introdurre un nuovo livello l’H2H marketing, ovvero Human to Human. Questa nuova tipologia implica che nel fare marketing non dobbiamo più distinguere fra consumatori e aziende, ma trattarli tutti allo stesso modo, dove il prodotto non è più al centro della comunicazione bensì è la persona che diventa il fulcro di tutte le strategie aziendali.

Questa evoluzione avviene sia nella relazione azienda-cliente sia in tutti i rapporti umani al suo interno, in particolar modo nelle interazioni datore di lavoro-dipendenti.

Perché è fondamentale fare H2H marketing?

Negli ultimi anni stiamo vivendo un fenomeno di livellamento delle esperienze di acquisto tra aziende e privati, favorito sicuramente dall’avvento dei social che hanno dato voce ai consumatori e degli e-commerce che hanno permesso un facile accesso a qualsiasi tipo di prodotto o servizio di cui ognuno di noi ha bisogno.

Siamo di fatto in un mondo H2H. 

Che tu sia a capo di un’azienda o un libero professionista, il tuo obiettivo principale è sicuramente quello di generare profitti attraverso le vendite. Non puoi quindi ignorare l’evoluzione del concetto H2H marketing e restare ancorato alle vecchie strategie dove le decisioni dipendono solo dal tuo punto di vista e il consumatore è solo una voce di guadagno.

Quali sono le principali ragioni per fare H2H Marketing?

  1. Accesso alle informazioni

Pensiamo a come venivano effettuati gli acquisti prima dell’era digitale: bisognava trovare il canale giusto, scovare la persona fidata in grado di influenzare gli acquisti e capace di mandare all’aria un’operazione anche dopo mesi di trattativa. Oggi c’è un intero mondo virtuale che da libero spazio alle informazioni: dal sito internet ai social network.

  1. Ridurre i tempi d’acquisto

I nuovi ritmi lavorativi e casalinghi non consentono più quei pomeriggi di shopping in centro città, quindi ogni momento di tranquillità è un buon momento per cercare informazioni sul prodotto che vorremmo acquistare. Se l’azienda non rende disponibili i dettagli dei suoi prodotti e non attiva degli strumenti utili per un acquisto online semplice e veloce, ha perso il suo potenziale cliente.

  1. Funzionare perfettamente in ogni piattaforma

In un periodo come questo dove comprare online è il principale – se non unico – metodo d’acquisto, un’azienda non può permettersi il lusso di avere una piattaforma che non garantisca un’ottima performance su tutti i browser e dispositivi, a qualsiasi ora e tutti i giorni. Inoltre deve offrire una fantastica user experience in modo da spingere l’acquirente a tornare per i suoi prossimi acquisti.

  1. Il passaparola e community non sparirà mai

Che si parli di B2C, di B2B o H2H ciò che funziona sempre è il passaparola, sebbene i consumatori siano disposti a chiedere e ascoltare le testimonianze solo da persone che conoscono.

Se vuoi migliorare e accrescere la consapevolezza attorno al tuo brand, devi prendere in considerazione lo sviluppo di una strategia multichannel che includa la creazione di una community sui principali social, oltre al monitoraggio e la partecipazione sui forum specialistici frequentati dai player del tuo stesso settore.

  1. Conosci il tuo buyer persona

Vendere alla persona sbagliata può portare a un’erosione profonda del tuo brand, in quanto le recensioni negative e scadenti limitano nel futuro gli acquisti a causa del fenomeno sopra descritto, il passaparola. In questo mondo costantemente iperconnesso, è importante conoscere il consumatore, perché non è detto che un potenziale cliente che desidera il tuo prodotto risolva effettivamente il suo problema.

  1. Il protagonista principale è il tuo team

Non cadere nell’errore di non considerare le persone che lavorano con te. Avere un team disinformato, escluso dalle varie attività, ma soprattutto che non sposi i valori aziendali è un errore che può costar caro alla notorietà del brand, in quanto sono gli ambasciatori principali del tuo marchio e sono gli unici in grado di offrire un‘esperienza d’acquisto unica e coerente.

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